LE SCARPE DELLA SPOSA
Si tratta di un accessorio importante, in grado di valorizzare la figura, di esaltere il vestito, di garantire armonia al tutto, ma se non è intonato alla persona e all'abito, può recare danno all'intero look. Inoltre è opportuno che le scarpe non siano scomode, dal momento che vanno calzate per molte ore. La scarpa sarà perfettamente intonata al colore dell'abito, per cui sarà bianca, avorio o altro, secondo necessità. Il modello va scelto secondo la stagione, secondo lo stile del vestito, secondo il piede e la caviglia della donna. La punta molto sottile, per altro non più di moda, va evitata, in quanto comprime l'estremità del piede, recando dolore e fastidio. Per una scarpa chiusa, si preferisce una punta larga, o comunque di moderata larghezza, la fibbietta rende più stabile la calzatura, e si evita che possa 'volare' inaspettatamente, recando imbarazzo alla sposa. Il tacco può essere più o meno alto, secondo l'altezza della ragazza, ma sarà meglio evitare il tacco a spillo, molto scomodo a lungo andare, e il tacco troppo basso, che, anche nelle figure alte, non slancia, e nemmeno esalta il look. Meglio un tacco da 6-8 centimetri, che sia alquanto doppio, in modo da essere bello e comodo allo stesso tempo. La scarpa aperta, tipo sandalo, si addice solo nella stagione estiva ed in particolari cerimonie, altrimenti risulta eccessiva. Ad esempio, per un matrimonio in spiaggia o in un giadino inglese, per un matrimonio in terrazza davanti al mare o altro del genere è molto indicata. Applicazioni e stravaganze sono sconsigliate, in quanto non è la scarpa a dover attirare gli sguardi più di ogni altra cosa, per cui si preferisce una calzatura bella, ma discreta. In pochi casi si addicono aggressive zeppe, o stivaletti bianchi, da non scegliere nemmeno nella stagione invernale.
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