Un piccolo consiglio: Calcola Rata.
La situazione attuale dei tassi rende la richiesta dei mutui conveniente per chi deve acquistare casa. I prezzi degli immobili sono in ascesa perenne e compensano ampiamente il tasso favorevole.
Per chi deve richiedere un mutuo la scelta và fatta in base alle esigenze personali: tasso fisso, tasso variabile o misto? Se optate per una durata breve e una rata che sta ben al di sotto del fatidico 1/3 delle entrate familiari potete scegliere un variabile, se volete poi essere più cauti un variabile con opzione, un variabile all'inizio che vi consente, se i tassi dovessero riprendere a salire (questa dovrebbe essere la tendenza a medio termine), di optare per un fisso sulla restante parte del capitale; in realtà il passaggio e sfavorevole per vari motivi: il mutuo alla francese ,cioè rovesciato, ha nelle rate iniziali una forte componente interesse e minima componente capitale e tende a scoraggiare il passaggio a tassofisso. Se poi l'ammontare della rata è molto vicino alla spesa familiare massima sostenibile, scegliete il tasso fisso e dormirete sonni tranquilli.
Un’ulteriore caratteristica del mutuo è il programma di rimborso del prestito, chiamato “piano di ammortamento”, con cui viene definita la frequenza e il metodo di calcolo delle singole rate, stabilendo quale parte dell’importo complessivo deve essere considerata come rimborso del capitale e quale invece come pagamento degli interessi. Così come per il tipo di tasso, anche in questo caso sono disponibili diverse soluzioni, adatte a differenti esigenze e circostanze. La formula applicata più frequentemente è quella del cosiddetto “ammortamento alla francese” (o “a quota capitale progressiva”), in cui, con l’andare del tempo, la quota di interessi decresce progressivamente, a fronte di una maggiore quota che va a rimborsare il debito: questo perché, a mano a mano che si procede con i pagamenti, l’importo di capitale residuo su cui calcolare gli interessi è sempre più ridotto. Altre formule possono invece prevedere una maggiore elasticità nel rimborso del capitale, come nel caso del mutuo “libero” in cui si prevedono rate composte da soli interessi affiancate da un piano di rimborso del capitale entro una serie di scadenze predeterminate. Nel primo caso si ha il vantaggio della regolarità e prevedibilità delle scadenze; il secondo, invece, può rivelarsi vantaggioso nel caso in cui i redditi non seguano un andamento regolare e predeterminato e in cui siano prevedibili
grosse entrate straordinarie, che permetterebbero
di ridurre sensibilmente
l’ammontare del debito residuo e dei conseguenti interessi su di esso.
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